Puccini by Virgilio Bernardoni

Puccini by Virgilio Bernardoni

autore:Virgilio Bernardoni [Bernardoni, Virgilio]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Il Saggiatore
pubblicato: 2023-06-12T22:00:00+00:00


5. Ripensamenti e ricerche

Giacomo Puccini sul ponte di Brooklyn e alla Serra Botanica,

New York, 1910 (Milano, Archivio Storico Ricordi).

Progetti e opere mancate: d’Annunzio e gli altri

Appena approdato sulla sponda europea, Puccini cerca un contatto con David Belasco per avere in visione il testo del dramma The Girl of the Golden West che aveva visto a New York. All’epoca avverte la necessità di competere col nuovo teatro musicale europeo ed è in crisi d’idee per la difficoltà di trovare collaboratori congeniali e reperire soggetti adatti ai suoi intenti. Così che, nel periodo dopo Madama Butterfly, spesso porta avanti più soggetti alla volta, per tenere aperte tutte le strade che, pur nell’indecisione, reputa potenzialmente percorribili. Nel settembre-ottobre 1904 lavora a due progetti contemporaneamente: una serie di opere brevi ricavate da tre Racconti della steppa di Gor’kij, di cui si occupa Illica,1 e la medievale Margherita da Cortona, alle quale attende Valentino Soldani. Nell’inverno 1905 il quadro cambia e Margherita da Cortona rimane in lizza insieme a un soggetto basato sulla fine tragica della regina Maria Antonietta di invenzione di Illica. Entrambe le idee crollano nel gennaio dell’anno seguente; quella di Illica poiché Puccini non intende ripetersi con un dramma basato su una protagonista assoluta, e sentenzia: «Ho già Butterfly, opera a donna sola».2 Nell’estate 1906 c’è la parentesi della Rosa di Cipro di d’Annunzio. Poi, però, in autunno torna a considerare in parallelo due libretti: quello in francese che Maurice Vaucaire trae dallo scandaloso romanzo La femme et le pantin di Pierre Louÿs, col titolo Conchita;3 e l’altro che l’onnipresente Illica prova a schizzare dalla non meno provocatoria A Florentine Tragedy. Tra marzo e maggio 1907, invece, tornano in auge due vecchie idee, accantonate ma non scartate in modo definitivo: la Maria Antonietta, ora impostata su nuove basi narrative e intitolata L’Austriaca, e gli atti unici sui racconti di Gor’kij. Poi Gor’kij esce dall’orizzonte una seconda volta e al suo posto, in estate, entra in campo il soggetto “western” dalla Girl di Belasco. L’Austriaca è definitivamente abbandonata in novembre e nel febbraio 1908 il dramma di Belasco diventa l’argomento di lavoro stabile per gli anni successivi.

Questa sequela di titoli testimonia come di opera in opera la scelta del soggetto sia divenuta un’operazione sempre più delicata e difficile, che impegna il musicista in molte letture e gli fa spendere parecchie energie in tentativi infruttuosi. Talvolta, tuttavia, i tentativi falliti abbozzano idee poi sviluppate con altri soggetti. Come nel caso della novella Ventisei e una che anticipa alcuni temi narrativi della Fanciulla del West, fra cui il rapporto di dipendenza dal loro idolo femminile di un gruppo di uomini schiavizzati dal lavoro e la loro rivalità nei confronti di un suo brillante seduttore, col quale alla fine la ragazza se ne va per non fare mai più ritorno. Vi è pure descritta la trama musicale di una canzone malinconica e sospirante intonata dagli uomini, prima uno, poi un altro, poi tutti in coro, facendo gonfiare la melodia fino a riempirne l’ambiente opprimente in cui vivono e lavorano.



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